Filosofia sintetica Per un approccio integrato nella filosofia del XXI secolo a cura di C. Del Sordo e R. Lanfredini In vari momenti storici il panorama filosofico è apparso dominato da forme di iperspecialismo e ipergeneralismo, dove le ruote del pensiero filosofico sembrano girare a vuoto (Parrini 2018). Eccessi di specializzazione e generalizzazione rendono innaturale il dialogo tra i diversi stili del filosofare, faticosa l’elaborazione di un quadro coerente dell’esperienza umana e, soprattutto, inefficace la pratica del pensare filosofico, incapace di offrire così un concreto orientamento nel mondo. Un tentativo di superamento tra iperspecialismo e ipergeneralismo filosofico è stato condotto in Italia dalla scuola fiorentina di Giulio Preti, cui non sono però mancate spinose critiche di sincretismo. Oggi si dimostra, tuttavia, che la filosofia di Preti era ben lungi dall’essere un semplice accostamento di elementi troppo lontani tra loro. Al suo interno, neopositivismo, fenomenologia e pragmatismo erano infatti fattori emergenti a partire dalla trattazione di problemi filosofici particolari, come quelli relativi allo statuto della logica o alla concezione del principio di verificazione (Preti 1943, 1976), discussi alla luce di una teoria generale della conoscenza. Questo volume di Segni e Comprensione avvia una riflessione volta al superamento sia dell’iperspecialismo che dell’ipergeneralismo nel pensiero filosofico contemporaneo. A questo scopo, il volume avanza un’idea di filosofia sintetica che porti avanti un proficuo approccio integrato e un programma critico di riattivazione del problema filosofico come luogo di convergenza, dove la diversità degli approcci non è ridotta, ma orientata verso una comune esigenza di comprensione. L’approccio integrato è stato molto influente nel dibattito filosofico mondiale degli ultimi trenta anni. Si pensi, in particolare, all’integrazione tra filosofia e storia delle scienze o tra filosofia e storia della filosofia portata avanti da Michael Friedman e dai suoi allievi (Domski e Dickson 2010, Richardson 2010). Al suo interno, si affrontano infatti problemi specifici di filosofia della conoscenza senza perdere di vista le tradizioni che sono di volta in volta naturalmente in ballo, come l’empirismo, la fenomenologia, il positivismo, il neo-kantismo, il pragmatismo e l’esistenzialismo (Parrini 2014, Friedman 2000). Nel solco di tale tipo di integrazione, la filosofia sintetica vuole avviare una trasformazione proficua dei cosiddetti piecemeal e systematic approach ai problemi filosofici. Essa mira a rintracciare la dimensione formale della analisi in filosofi tradizionalmente ritenuti a essa ostili, come Bergson, Whitehead, Merleau-Ponty, Deleuze, Ruyer, Morin, e quella informale delle visioni del mondo in esponenti classici della filosofia analitica, come Carnap, Neurath, Schlick e Sellars. Guardando positivamente alle scienze (siano esse fisiche, matematiche, biologiche, antropologiche, cognitive, tecnologiche, ecc.), la filosofia sintetica mantiene la legittimità di un approccio locale, integrando l’analisi con un approccio globale. In questo modo, il programma della filosofia sintetica è quello di andare oltre certe dicotomie concettuali, quali mente/corpo, soggetto/oggetto, empirismo/razionalismo, esperienza/ragione, osservazione/teoria, forma/materia, che visione locale e globale, qualora singolarmente prese, tendono a rafforzare. Per il prossimo numero monografico di Segni e Comprensione si invita quindi alla preparazione di contributi su questi temi, incoraggiando la trattazione dei seguenti argomenti: 1) Filosofia dell’esperienza (fenomenologia, pragmatismo, figure del misto, teorie del corpo, filosofie della memoria, ermeneutica) 2) Filosofia della conoscenza (neopositivismo, ingegneria concettuale, modello reticolare, teoria dei powers, filosofia della complessità) 3) Filosofia della mente (filosofia della tecnologia, mente incarnata, mente incorporata, enattivismo, filosofia delle scienze cognitive, monismo neutrale) Istruzioni per gli autori: Uscita prevista: dicembre 2026 Lunghezza richiesta: max 40 mila battute spazi inclusi Norme redazionali della Rivista |
e-ISSN: 1828-5368