Dio, l'evento e l'algoritmo: il tradimento di Leibniz nell'ontologia digitale e l'etica dell'istante = God, the Event and the Algorithm: Leibniz's betrayal in Digital Ontology and the ethics of the instant
Abstract
Il presente articolo intende mostrare come la cosiddetta ontologia digitale tradisca il pensiero metafisico-teologico di Leibniz (di cui si dichiara erede), dando luogo ad una apparente "provvidenza algoritmica" che, tuttavia, rinchiude i soggetti in tipi algoritmici rendendo impossibile l'avvenire dell'evento e del nuovo. Se l'ontologia digitale vede in Leibniz un pensatore a partire dal quale interpretare l'essere sulla base di algoritmi, questo articolo – ricostruendo il pensiero leibniziano – intende mostrare non solo come l'operazione dell'ontologia digitale non sia legittima, ma anche come – attraverso la dottrina dei decreti divini di Leibniz – sia in realtà possibile pensare una prassi effettivamente generatrice di evento. A partire da Leibniz, dunque, tematizzeremo una metafisica dell'istante, nella quale il momento della decisione e dell'azione sia slegato dal determinismo algoritmico. In conclusione, l'articolo propone che la nozione teologico-metafisico di provvidenza possa costituire un filo conduttore per pensare una prassi che riesca a trascendere l'immanenza della realtà virtuale, dominata dal determinismo algoritmico e dalla riproduzione indefinita dell'identico.
DOI Code:
10.1285/i18285368aXXXVIn103p81
Keywords:
Algoritmo; Digitale; Evento; Istante; Leibniz; Provvidenza
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