Augusto Graziani e il doppio paradosso del guadagno imprenditoriale


Abstract


È dimostrazione analitica rigorosa che in equilibrio economico generale gli imprenditori non fanno né profitto né perdita (ni bénéfices ni pertes). Questo primo paradosso deriva dalla condizione di un investimento eguale al risparmio che rende i ricavi eguali ai costi di produzione. Esso però si supera con investimenti maggiori dei risparmi grazie al finanziamento bancario creato ad hoc per le imprese. È questa la teoria del «circuito monetario» che Augusto Graziani ha riportato alla luce nel libro Teoria monetaria della produzione (ed. it. 1994, ed. ing. 2003) a dimostrazione che il finanziamento iniziale delle imprese da parte delle banche è condizione per la produzione di un profitto imprenditoriale positivo. Nello svolgere la sua teoria Graziani si è però imbattuto nel secondo paradosso della mancata realizzazione in moneta di quel profitto se sul mercato sono presenti soltanto il risparmio monetario delle famiglie ed il finanziamento bancario ricevuto dalle imprese. Per superarlo si richiede l’intervento sul mercato di un terzo acquirente dotato di moneta propria: è lo Stato con il suo «indebitamento sovrano», l’unico attore economico in grado di convertire in moneta quel profitto imprenditoriale positivo prodotto dal finanziamento bancario alle imprese.

DOI Code: 10.1285/i11211156a29n1p13

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