Carmelo Bene. La Lectura Dantis in ricordo delle vittime della strage alla Stazione di Bologna


Abstract


En
On the evening of July 31, 1981, the anniversary of the Bologna massacre, Carmelo Bene greeted by a flood of people, climbs a fireman's ladder and settles on top of the Asinelli Tower. He stands behind the illuminated lectern and begins the Lectura Dantis with music for ancient instruments on magnetic tape by Salvatore Sciarrino. The impressive amplification equipment spread across the streets adjacent to the Asinelli Tower the Voice and Carmelo Bene recited without being seen, like a muezzin on the minaret. The newspapers of the period testified to the numerous controversies that preceded and followed the celebratory event. The choice of the songs of the Divine Comedy made by the actor is indicative; in fact, it was expected to hear offensive and insulting verses instead, in general amazement, excerpts from the V, XXVI and XXXIII of Inferno; from the VI and VIII of Purgatory; from XXIII, XXVII and VII of Paradise. The encore with two sonnets Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io from the Rime, and Tanto gentile e onesta pare from Vita Nova. The lights go out at 11.05 pm and an intense and long applause paid homage to Carmelo Bene's Lectura Dantis who, with his Voice, wanted to travel with Dante on a journey from dalle disperate grida of Hell to the dolce sinfonia di Paradiso.
It
La sera del 31 luglio del 1981, anniversario della Strage di Bologna, Carmelo Bene salutato da una marea di gente, sale su una scaletta da pompiere e si sistema in cima alla Torre degli Asinelli. Si pone dietro al leggio illuminato e inizia la Lectura Dantis accompagnato dalle musiche per strumenti antichi su nastro magnetico di Salvatore Sciarrino. L'imponente strumentazione per l'amplificazione spanse nelle strade adiacenti la Torre degli Asinelli la sua Voce e Carmelo Bene recitò senza essere visto, come un muezzin sul minareto. I quotidiani dell'epoca testimoniarono le numerose polemiche che precedettero e seguirono l'avvenimento celebrativo. Indicativa la scelta dei canti della Divina Commedia operata dall'attore; ci si aspettava, infatti, di ascoltare versi ingiuriosi e offensivi e invece, nello stupore generale, risuonarono brani dal V, XXVI e XXXIII dell'Inferno, dal VI e dall'VIII del Purgatorio, dal XXIII, XXVII e VII del Paradiso. Il bis con due sonetti Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io dalle Rime, e Tanto gentile e onesta pare dalla Vita Nova. Le luci si spengono alle ore 23.05 e un'applauso intenso e lungo rese omaggio alla Lectura Dantis di Carmelo Bene che con la sua Voce volle percorrere insieme a Dante un viaggio dalle disperate grida dell'Inferno alla dolce sinfonia di Paradiso.

DOI Code: 10.1285/i20380313v31p221

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