Gli effetti perversi della moderazione salariale e la proposta di stato innovatore di prima istanza


Abstract


En
The aim of this paper is to show the unafeciveness of wage moderation policies and to emphasise the role of the State as innovator of first resort. It will be shown that wage moderation, which is assumed to drive net export and economic growth, may produce perverse macroeconomic effects, on the ground that it disincentive innovation. Some considerations on the role of the public spending in contrasting the pandemia will follow.
It
Questo saggio si propone di mostrare il fallimento delle politiche di moderazione salariale e di proporre, per contro, misure di sostegno all'innovazione generate direttamente dall'operatore pubblico. Viene argomentato che la moderazione salariale, in particolare in Italia, pensata per far crescere le esportazioni nette e dunque il tasso di crescita, genera effetti opposti, dal momento che disincentiva le innovazioni. Il saggio si chiude con alcune considerazioni sul modo in cui il finanziamento pubblico della ricerca scientifica può contrastare la pandemia.

DOI Code: 10.1285/i9788883051647n1p103

Keywords: wage moderation; innovation; The State; moderazione salariale; innovazioni; lo Stato

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