Il dominio spagnolo nel regno di Napoli (secoli XVI-XVII). Istituzioni, economia e cultura di una storia antimoderna


Abstract


It
Il ritardo del Mezzogiorno e dell'Italia in generale nello sviluppo della coesione sociale, del senso e del sentimento dello Stato, ha origini remote. Lo scopo di questo contributo è di dimostrare che la dominazione spagnola unita alla mancanza di coesione tra i ceti sociali del regno di Napoli e alla presenza di una Chiesa controriformata determinarono alcuni dei ritardi economici, amministrativi, politici e psicologici del nostro Paese in rapporto alle monarchie di altri Stati europei. La corona spagnola adottò una politica di centralizzazione del potere nella capitale, mentre lasciò il controllo amministrativo e giudiziario dei territori e delle popolazioni provinciali al baronaggio. L'aristocrazia napoletana fu esautorata e privata di navi e armi, con conseguenti effetti disastrosi per l'economia e la difesa del territorio, abbandonato agli attacchi e alle razzie delle navi barbaresche. Il controllo dei principali tribunali del Regno e, quindi, il potere politico, giuridico-amministrativo e finanziario, fu affidato a un gruppo di tecnici del diritto. Le liti giudiziarie e la ricerca dell'impiego pubblico ebbero un notevole sviluppo; mentre i capitali furono distratti dal commercio verso l'acquisto di quote del debito pubblico attraverso il sistema dell'appalto della riscossione delle tasse, molto più remunerativo di qualunque impresa commerciale.
En
The delay of Mezzogiorno and of Italy in the development of social cohesion, sense and feeling of the State, has remote origins. The purpose of this contribution is to demonstrate that the Spanish domination combined with the lack of cohesion between the social classes of the kingdom of Naples and the presence of a counter-Reformed Church determined some of the economic delays, administrative, political and psychological of our country in relation to the monarchies of other European states. The Spanish crown adopted a policy of centralizing power in the capital, while it left administrative and judicial control of the territories and provincial populations to the baronage. The Neapolitan aristocracy was overturned and deprived of ships and weapons, with consequent disastrous effects on the economy and the defense of the territory, abandoned to the attacks and raids of the Barbary ships. The control of the main courts of the Kingdom and, therefore, the political, legal-administrative and financial power, was entrusted to a group of jurists. Judicial disputes and the search for public employment developed considerably; while capital was distracted by trade towards the purchase of public debt shares through the system of the procurement of tax collection, much more profitable than any commercial enterprise.

DOI Code: 10.1285/i11211156a34n1p27

Keywords: regno di Napoli; civilizzazione statuale; modernità; tribunali; economia; Kingdom of Naples; statehood; modernity; courts; economy

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