Le disgrazie della conversione. Un memoriale inedito di Giulio Morosini sul ripudio della moglie ebrea e la restituzione della dote (1676)


Abstract


It
Il contributo affronta il tema delle relazioni ebraico-cristiane a partire dal fenomeno delle conversioni e delle conseguenze importanti che esse avevano sia sulla vita del convertito che su quella della famiglia restata nella fede ebraica, soprattutto se si trattava del/della consorte. La vicenda del veneziano Giulio Morosini, già Samuel ben David Nahmias (1612-1683), convertito divenuto un dotto erudito e un famoso polemista antigiudaico è emblematica. La moglie aveva rifiutato di seguirlo nella conversione e pretendeva che l'ex marito restituisse l'ingente dote e le desse il ghet, il libello di ripudio con il quale la donna ebrea poteva passare a seconde nozze. Ma consegnare tale documento costituiva per le autorità ecclesiastiche un atto di giudaizzazione, perseguito dall'Inquisizione. Morosini, che per zelo religioso non accettò mai di piegarsi a tale pratica, tuttavia nel 1676 scrisse un memoriale in cui illustrava come fosse necessario affrontare la questione della restituzione della dote e del ghet per rendere più facili le conversioni degli ebrei maschi. Si riporta in appendice il memoriale inedito.
En
This contribution deals with the issue of Jewish-Christian relations, stemming from the phenomenon of conversion and its important consequences on the life of the convert and of the family members who remained in the Jewish faith, especially if he/she was the consort. The case of the Venetian Giulio Morosini, born Samuel ben David Nahmias (1612-1683), who converted and became an erudite scholar and a famous anti-Jewish polemic, is emblematic. His wife refused to change her faith, claimed back her huge dowry, and requested him to give her the ghet: the certificate of divorce that allowed a Jewish woman to marry a second time. But such a document represented for the ecclesiastical authorities an act of Judaization, a crime repressed by the Inquisition. Morosini, even though he never accepted the requests of his wife due to his religious zeal, wrote a memoir in 1676 in which he showed that the restitution of the dowry and the ghet were necessary in order to make conversions of Jewish males easier. The unpublished memoir is reproduced in the appendix.

DOI Code: 10.1285/i11211156a30n2p127

Keywords: conversione; dote; libello di ripudio; divorzio; giudaizzazione; conversion; dowry; certificate of divorce; divorce; Judaization

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