La politica fiscale nel principato di Taranto alla metà del XV secolo


Abstract


IT
La descrizione del sistema fiscale utilizzato nel principato di Taranto, durante gli anni di dominio orsiniano, risulta interessante poiché è esemplificativo della varietà di situazioni che seguirono l’introduzione della riforma fiscale da parte di Alfonso d’Aragona (1443), che avrebbe dovuto ordinare e regolamentare il prelievo dell’imposta diretta, garantendo uniformità e perequazione. La concessione regia di incamerare le imposte dirette all’interno dei propri territori (ottenuta prima da Giovanna II e in seguito confermata da Alfonso) consolidò, senza dubbio, il potere economico del principe di Taranto, Giovanni Antonio del Balzo Orsini, che organizzò un sistema fiscale in un certo qual modo autonomo rispetto a quello utilizzato nelle altre province. Egli istituì circoscrizioni fiscali, nominò direttamente funzionari preposti alla riscossione dell’imposta (erari generali) e introdusse una serie di varianti rispetto alla prassi impositiva vigente nel regno. Anche il prelievo indiretto garantiva al principe importanti entrate; esso era costituito dai diritti signorili riscossi sulle attività agricole, sull’allevamento e sulla pesca; dai diritti di giustizia e da un lungo e variegato elenco di dazi e gabelle, che colpivano i beni di consumo, i commerci e i transiti dei beni stessi nei porti e nei centri del grande feudo pugliese. Dal quadro delineato emerge l’immagine di una fiscalità signorile pervasiva estringente, tesa a controllare ogni aspetto della vita civile ed economica delle comunità, che durante gli anni di dominio orsiniano furono sottoposte a una crescente pressione fiscale.
EN
The description of the fiscal system used in the Taranto Principality during the “Orsiniano” period is very interesting because demonstrates all the different changings introduced by the Alfonso d’Aragona taxation (1443), which regulated the direct withdrawal taxes protecting uniformity and equalization. In 1427 the Queen of Neaples, Giovanna II, granted the Prince of Taranto, Giovanni Antonio del Balzo Orsini, the right of collecting direct taxation in his Principality. Later, in 1434, he obtained the same concession by Alfonso the Magnanimous. Therefore the Prince of Taranto strengthened his economic power and organized a fiscal policy that was different from the fiscal policy of the Kingdom of Naples. He divided his territories in fiscal districts, appointing officials (erari generali) who cashed directed taxes (focatico or collette), and finally added new taxes (taxa additamenti pro errore foculariorum, taxa pro presentacione quaternorum renovati apprecii). He also collected many indirect taxes on economic activities, such as agriculture, fishing, livestock holdings and trade. During the years of his rule (1420-1463), all the cities were subjected to a higher taxation.

DOI Code: 10.1285/i11211156a27n2p35

Keywords: Principato di Taranto; fiscalità; focatico; collette; imposte indirette; Principality of Taranto; taxation, focatico; collette; indirect taxes

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