La condanna dell’Aquila: cattiva giustizia, cattiva scienza o negligenza?


Abstract


Il 6 aprile 2009 la città dell’Aquila subì un devastante terremoto. Il 22 ottobre 2012 il Tribunale dell’Aquila ha condannato i componenti della Commissione Grandi Rischi a sei anni di reclusione per aver mancato ai loro doveri di valutazione, previsione e prevenzione del rischio perché fornirono “al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, all’assessore alla Protezione Civile della Regione Abruzzo, al sindaco di L’Aquila ed alla cittadinanza aquilana informazioni incomplete, imprecise e contraddittorie sulla natura, sulle cause, sulla pericolosità e sui futuri sviluppi dell’attività sismica” [1]

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