La romanizzazione del Veneto. Dinamiche di trasformazione culturale e sociale dai corredi funerari tardo lateniani con strumenti agro-pastorali
Abstract
En
A distinctive phenomenon of the La Tène culture in Northern Italy is the inclusion of tools primarily related to the agro-pastoral sphere in funerary assemblages. In Veneto, the Cenomani facies is strongly evident in the area around Verona and in the rural regions around Este. These contexts, dating from the 2nd century BC to the 1st century BC, clearly illustrate the process of Romanisation within these communities. Initially, the military component is prominent, but from the 1st century BC onwards, there is a shift towards representing the deceased in a "civilian" capacity. Black-glazed ceramics, coins, and from the Augustan age onwards, glass balsamaria start to appear. As the communities near Verona and Este underwent changes, there was a notable decrease in the presence of agro-pastoral tools. These tools are observed in limited quantities until the early 1st century AD, but with a likely ideological shift. Initially, their association with rich grave goods probably indicated control over agricultural production and thus a prominent status for the deceased. Later, these tools may have become more associated with the civilian life of the Roman citizen, in a region that had now officially become part of the Roman Empire.
It
Fenomeno peculiare della cultura La Tène dell'Italia settentrionale è la presenza di strumenti pertinenti principalmente alla sfera agro-pastorale nei corredi funerari. In Veneto la facies cenomane caratterizza fortemente il Veronese e le aree rurali attorno al centro di Este. Questi contesti, databili tra il II sec. a.C. e il I sec. a.C., mostrano chiaramente il processo di romanizzazione di queste comunità. Se inizialmente la componente militare risulta evidente, già dal I sec. a.C. si osserva una tendenza a rappresentare il defunto in veste "civile". Compaiono ceramiche a vernice nera, monete e, a partire dall'età augustea, balsamari in vetro. In una dinamica di cambiamento delle comunità dell'area veronese e della bassa padovana, si osserva una netta diminuzione della presenza degli attrezzi agro-pastorali. La loro seppur limitata presenza si osserva fino all'inizio del I sec. d.C., ma con un probabile cambio ideologico. Se dapprima la loro associazione a ricchi corredi doveva segnalare il controllo della produzione agricola e quindi una posizione di rilievo dei defunti, in seguito gli attrezzi appaiono forse ricollegati alla vita civile del cittadino romano, in una regione ormai ufficialmente entrata a far parte dei domini di Roma.
A distinctive phenomenon of the La Tène culture in Northern Italy is the inclusion of tools primarily related to the agro-pastoral sphere in funerary assemblages. In Veneto, the Cenomani facies is strongly evident in the area around Verona and in the rural regions around Este. These contexts, dating from the 2nd century BC to the 1st century BC, clearly illustrate the process of Romanisation within these communities. Initially, the military component is prominent, but from the 1st century BC onwards, there is a shift towards representing the deceased in a "civilian" capacity. Black-glazed ceramics, coins, and from the Augustan age onwards, glass balsamaria start to appear. As the communities near Verona and Este underwent changes, there was a notable decrease in the presence of agro-pastoral tools. These tools are observed in limited quantities until the early 1st century AD, but with a likely ideological shift. Initially, their association with rich grave goods probably indicated control over agricultural production and thus a prominent status for the deceased. Later, these tools may have become more associated with the civilian life of the Roman citizen, in a region that had now officially become part of the Roman Empire.
It
Fenomeno peculiare della cultura La Tène dell'Italia settentrionale è la presenza di strumenti pertinenti principalmente alla sfera agro-pastorale nei corredi funerari. In Veneto la facies cenomane caratterizza fortemente il Veronese e le aree rurali attorno al centro di Este. Questi contesti, databili tra il II sec. a.C. e il I sec. a.C., mostrano chiaramente il processo di romanizzazione di queste comunità. Se inizialmente la componente militare risulta evidente, già dal I sec. a.C. si osserva una tendenza a rappresentare il defunto in veste "civile". Compaiono ceramiche a vernice nera, monete e, a partire dall'età augustea, balsamari in vetro. In una dinamica di cambiamento delle comunità dell'area veronese e della bassa padovana, si osserva una netta diminuzione della presenza degli attrezzi agro-pastorali. La loro seppur limitata presenza si osserva fino all'inizio del I sec. d.C., ma con un probabile cambio ideologico. Se dapprima la loro associazione a ricchi corredi doveva segnalare il controllo della produzione agricola e quindi una posizione di rilievo dei defunti, in seguito gli attrezzi appaiono forse ricollegati alla vita civile del cittadino romano, in una regione ormai ufficialmente entrata a far parte dei domini di Roma.
DOI Code:
10.1285/i20380313v37p53
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