Le peregrinazioni del salentino Vanini nei carteggi delle diplomazie europee del suo tempo: fu fuga o velleitaria missione in Terra anglicana?


Abstract


En
Julius-Caesar Vanini spent two years (Early Spring 1612 – March 1614) in England, after having been sent away from his monastery in Padoa. In that occasion he offered himself to the English authorities as an antagonist against the Catholic and secular authors of controversies (especially cardinal Bellarmin) that sided with the Pope's theory of the papal supremacy over the Kings', Princes', magistrates of all kinds' power on Earth. But in a short time he proved inadequate to the task and was obliged to sadly manoeuvre for his return to the Catholic world by the help of strange people coming from the Venetian and Spanish Embassy in London.
It
Uomo unanimemente riconosciuto di vasta cultura, parlatore raffinato ed accattivante, cinico ed ambiguo come richiesto dai tempi, portatore di una cultura che cominciava a farsi strada in alcuni settori della società del tempo ma anche ferocemente avversata, G.C. Vanini viene in questo lavoro presentato nella parentesi della sua vita (1612-1614) durante la quale egli, dopo l'allontanamento dal monastero di Padova, trovò rifugio e soggiornò in Inghilterra, a stretto contatto con le più alte autorità religiose inglesi. Ma fu fuga dal mondo cattolico o velleitaria missione da svolgere in Terra anglicana, dal momento ch'egli si offrì come avversario dei grandi controversisti che abbracciavano le teorie della supremazia papale sul potere dei principi? In questo lavoro l'autore ne dà una risposta, analizzando minutamente personaggi e carteggi delle diplomazie europee di Venezia, Londra, Madrid, Bruxelles, Parigi, Roma del suo tempo.

DOI Code: 10.1285/i20380313v29p85

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