Leonardo's Treatise on Painting
Abstract
En
This article examines some of Leonardo's activities in the final decade of the Quattrocento, a key period for the development of his theoretical considerations of painting and for the rapid development of his artistic practice involving collaborators under his direction. It asks how knowledge was generated in and circulated through Leonardo's workshop by comparing autograph manuscript evidence from this period to the London Virgin of the Rocks. A direct relationship between the visual and textual evidence is further supported by the new physical information about the underdrawing and superimposed paint layers. With an explanatory text at hand, assistants could be taught the highly complex principles governing the reflected play of light and shadow as Leonardo describes in his notes. Without such guidance, the subtleties would be difficult if not impossible to achieve based on direct observation alone. It proposes concrete connections between Leonardo's notes, collaboration in his workshop, and Leonardo's treatise on painting published in abridged form in 1651 which served as a foundational text for the academic instruction of painters throughout Europe and beyond.
It
Il presente contributo esamina alcune delle attività di Leonardo nell'ultimo decennio del Quattrocento, un periodo cruciale per lo sviluppo delle sue considerazioni teoriche sulla pittura e per la rapida evoluzione della sua pratica pittorica, che include la presenza di collaboratori attivi sotto la sua direzione. Ci si chiede come la conoscenza ebbe inizio e circolò all'interno della bottega, attraverso il confronto tra gli scritti autografi dei manoscritti di questo periodo e la Vergine delle Rocce di Londra. Un diretto rapporto tra i dati visuali e quelli testuali è ulteriormente rafforzato dai nuovi dati materiali sul disegno sottostante e sulle sovrapposizioni di strati di pittura. Con un testo esplicativo a disposizione, gli assistenti potevano venire istruiti sui principi, di estrema complessità, che governano i giochi di luce e ombra riflessi, quali Leonardo descrive nelle sue note. Senza tale guida, sarebbe risultato difficile, se non impossibile, raggiungere simili sottigliezze basandosi soltanto sull'osservazione diretta. Si propongono qui specifiche connessioni tra le note di Leonardo, il lavoro comune all'interno della sua bottega e il Trattato della Pittura nella forma abbreviata pubblicata nel 1651, che servì come testo fondamentale per la formazione accademica dei pittori in tutta Europa e oltre.
This article examines some of Leonardo's activities in the final decade of the Quattrocento, a key period for the development of his theoretical considerations of painting and for the rapid development of his artistic practice involving collaborators under his direction. It asks how knowledge was generated in and circulated through Leonardo's workshop by comparing autograph manuscript evidence from this period to the London Virgin of the Rocks. A direct relationship between the visual and textual evidence is further supported by the new physical information about the underdrawing and superimposed paint layers. With an explanatory text at hand, assistants could be taught the highly complex principles governing the reflected play of light and shadow as Leonardo describes in his notes. Without such guidance, the subtleties would be difficult if not impossible to achieve based on direct observation alone. It proposes concrete connections between Leonardo's notes, collaboration in his workshop, and Leonardo's treatise on painting published in abridged form in 1651 which served as a foundational text for the academic instruction of painters throughout Europe and beyond.
It
Il presente contributo esamina alcune delle attività di Leonardo nell'ultimo decennio del Quattrocento, un periodo cruciale per lo sviluppo delle sue considerazioni teoriche sulla pittura e per la rapida evoluzione della sua pratica pittorica, che include la presenza di collaboratori attivi sotto la sua direzione. Ci si chiede come la conoscenza ebbe inizio e circolò all'interno della bottega, attraverso il confronto tra gli scritti autografi dei manoscritti di questo periodo e la Vergine delle Rocce di Londra. Un diretto rapporto tra i dati visuali e quelli testuali è ulteriormente rafforzato dai nuovi dati materiali sul disegno sottostante e sulle sovrapposizioni di strati di pittura. Con un testo esplicativo a disposizione, gli assistenti potevano venire istruiti sui principi, di estrema complessità, che governano i giochi di luce e ombra riflessi, quali Leonardo descrive nelle sue note. Senza tale guida, sarebbe risultato difficile, se non impossibile, raggiungere simili sottigliezze basandosi soltanto sull'osservazione diretta. Si propongono qui specifiche connessioni tra le note di Leonardo, il lavoro comune all'interno della sua bottega e il Trattato della Pittura nella forma abbreviata pubblicata nel 1651, che servì come testo fondamentale per la formazione accademica dei pittori in tutta Europa e oltre.
DOI Code:
10.1285/i20380313v28p41
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