First records of the ants genus formica linnaeus 1758 (Hymenoptera formicidae) from the coastal pine woods of Salento peninsula (Apulia, southern Italy)


Abstract


Il genere Formica L. è rappresentato in Italia da 23 specie diffuse per la maggior parte sulle Alpi e Appennini centrosettentrionali (Baroni Urbani, 1971; Poldi et. al. 1995; Rigato, 2016). Nel sud Italia e nelle isole le conoscenze sono molto scarse, come risulta peraltro dall’elenco di specie qui aggiornato. È sorprendente la mancanza di dati per tutta la regione Puglia con l’unica eccezione della vecchia citazione di F. gagates Latr. per il Gargano (Emery,1914). Nuove segnalazioni sono quindi di particolare interesse per la Regione. In questa sede si segnala per la prima volta la presenza di Formica L. nel Salento (Laghi Alimini e Litorale di Ugento). La specie, trovata sui terreni sabbiosi nelle pinete costiere, è molto simile a F. clara For. una specie diffusa dal Pakistan all’Europa centrale (recentemente segnalata in Sardegna da Rigato and Toni, 2011) ma dallo status tassonomico ancora incerto vista la notevole variabilità morfologica riscontrata in tutto il suo areale (Seifert, com.pers.). Per prudenza in questa sede gli esemplari salentini sono determinati come Formica sp. (prope clara For.). La presenza di questa popolazione non è chiara. Si può ipotizzare l’eventuale origine trans-adriatica o trans-ionica durante i collegamenti terrestri dai Balcani nel periodo Quaternario. Più plausibile è l’introduzione accidentale causata dall’uomo a partire dal XVIII secolo, epoca in cui furono piantate le prime pinete di Pinus halepensis,proseguite peraltro fino agli anni 1950-60 ed aventi lo scopo di bonificare le coste paludose salentine, tantè che tutte le pinete del Salento hanno origine artificiale (Medagli and Marchiori, com. pers.). Da notare che il pino d’Aleppo ha invece un origine naturale in altre zone del sud Italia (Gargano,Calabria ecc.) ed in tali zone è possibile che vi siano popolazioni autoctone di Formica sp. (prope clara For.). Tale specie è da considerarsi vulnerabile nonostante la notevole pressione antropica che le pinete costiere salentine stanno subendo da alcuni anni. È auspicabile quindi l’inserimento del taxon nella lista rossa delle specie minacciate della Regione Puglia.

DOI Code: 10.1285/i15910725v38p137

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