Pregiudizio e percezione del conflitto culturale intergruppi: uno studio empirico sulla Regione "Trentino–Alto Adige/Südtirol"
Abstract
It
Questo studio ha indagato le relazioni intergruppi dei tre gruppi etnico-culturali più numerosi presenti nella Regione Trentino–Alto Adige/Südtirol: i Trentini, i "Sudtirolesi" (di cultura tedesca) e gli "Altoatesini" (di cultura italiana). Sulla base del modello dell'identificazione in un gruppo "comune" e della teoria della congruenza di credenze abbiamo ipotizzato e verificato la presenza di effetti principali del gruppo di appartenenza circa i livelli di pregiudizio intergruppi e la percezione di dissimilarità nei contenuti delle credenze possedute, di effetti di mediazione del conflitto intergruppi percepito sull'identificazione nel gruppo "comune" (la Regione) e sul potere politico percepito del gruppo "comune". In linea con i risultati ottenuti di recente da Gaertner e colleghi (1999) con gruppi artificiali, da questo studio emerge che in un contesto societario che promuova lo sviluppo di una "Identità ingroup comune", quale sembra configurarsi quello che è stato qui indagato della Regione TAAS, un contatto tra membri di gruppi diversi, anche non caratterizzato da occasioni frequenti di cooperazione intergruppi, è sufficiente a migliorare le relazioni fra i membri appartenenti a tali gruppi.
En
The present research explored the intergroup relations between the Italian and German-speaking inhabitants of the "Trentino-Alto Adige/Südtirol" Italian Region. Based on the Common Ingroup Identity Model (Gaertner et al., 1999) and on Belief Congruence Model (Rokeach, 1960 ), we predicted to find main effects of the group of belonginess and of the perception of differences in the beliefs' contents, as well as mediational effects of perceived intergroup conflict on participants' common-ingroup identification, perception of the common-ingroup's political power as well as intergroup prejudice. Results provided support for our hypotheses, thus replicating with real groups previous findings found with artificial ones. In an applied perspective, among others our findings corroborate one important conceptual assumption on which basis we formulated our predictions: in all intergroup contexts characterised by institutionalised intergroup contact, even when the latter is not functionally cooperative on a regular basis, it is still sufficient to better group members reciprocal attitudes.
Questo studio ha indagato le relazioni intergruppi dei tre gruppi etnico-culturali più numerosi presenti nella Regione Trentino–Alto Adige/Südtirol: i Trentini, i "Sudtirolesi" (di cultura tedesca) e gli "Altoatesini" (di cultura italiana). Sulla base del modello dell'identificazione in un gruppo "comune" e della teoria della congruenza di credenze abbiamo ipotizzato e verificato la presenza di effetti principali del gruppo di appartenenza circa i livelli di pregiudizio intergruppi e la percezione di dissimilarità nei contenuti delle credenze possedute, di effetti di mediazione del conflitto intergruppi percepito sull'identificazione nel gruppo "comune" (la Regione) e sul potere politico percepito del gruppo "comune". In linea con i risultati ottenuti di recente da Gaertner e colleghi (1999) con gruppi artificiali, da questo studio emerge che in un contesto societario che promuova lo sviluppo di una "Identità ingroup comune", quale sembra configurarsi quello che è stato qui indagato della Regione TAAS, un contatto tra membri di gruppi diversi, anche non caratterizzato da occasioni frequenti di cooperazione intergruppi, è sufficiente a migliorare le relazioni fra i membri appartenenti a tali gruppi.
En
The present research explored the intergroup relations between the Italian and German-speaking inhabitants of the "Trentino-Alto Adige/Südtirol" Italian Region. Based on the Common Ingroup Identity Model (Gaertner et al., 1999) and on Belief Congruence Model (Rokeach, 1960 ), we predicted to find main effects of the group of belonginess and of the perception of differences in the beliefs' contents, as well as mediational effects of perceived intergroup conflict on participants' common-ingroup identification, perception of the common-ingroup's political power as well as intergroup prejudice. Results provided support for our hypotheses, thus replicating with real groups previous findings found with artificial ones. In an applied perspective, among others our findings corroborate one important conceptual assumption on which basis we formulated our predictions: in all intergroup contexts characterised by institutionalised intergroup contact, even when the latter is not functionally cooperative on a regular basis, it is still sufficient to better group members reciprocal attitudes.
DOI Code:
10.1285/i17201632vVIn9p43
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