Bactericide effect of powerful Ultrasonic Bone Surgery device (piezo-surgery) : Oral surgey application in BRONJ treatment: (Biphosphonate Related osteonecrosis of the jaws)


Abstract


I farmaci Bifosfonati sono composti chimici analoghi del pirofosfato e sono in grado di determinare un rallentamento del riassorbimento osseo agendo sul metabolismo degli osteoclasti. L’Osteonecrosi dei mascellari(8-9-10) è stata classificata come una potenziale reazione avversa legata all’uso di farmaci Amino-Bifosfonati ed è da lungo tempo considerata una condizione di difficile risoluzione a causa del rallentato turn-over del metabolismo osseo. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di identificare eventuali presidi chirurgici in grado di risolvere il problema dell’osteonecrosi(11) ed eventualmente impedirne la recidiva, riportata in letteratura come una evenienza frequente. Nel presente studio sono stati trattati 16 pazienti (11 donne e 5 maschi) di età compresa tra 59 e 82 anni,(69aa media). Di questi: 10 pazienti erano stati sottoposti a terapia con bifosfonati a causa di neoplasie metastatizzate, di cui 9 con Acido Zoledronico e 1 con Acido Pamidronico; invece, 6 pz. erano stati trattati per osteoporosi con Acido Alendronico. Undici pazienti riportavano lesioni osteonecrotiche a carico dell’osso mandibolare (10 nella regione anteriore e 1 in quella posteriore); quattro pazienti avevano lesioni a carico del mascellare superiore; un paziente ha avuto una osteonecrosi a carico della mandibola prima ed a distanza di 4 mesi a carico del mascellare superiore; due sul mascellare anteriore, ed altri due sul mascellare posteriore. Per il trattamento chirurgico delle lesioni necrotiche sono state utilizzate attrezzature per la chirurgia ossea ad ultrasuoni ad alta potenza ( 90 Watt) e bassa frequenza (24-32kz) (Ultrasonic-Bone Surgery -U.B.S.). I risultati ottenuti hanno dimostrato che tutti i pazienti trattati avevano avuto una remissione dei sintomi ed una chiusura completa per prima o per seconda intenzione delle ferite entro le prime due settimane dall’intervento. Durante il follow-up (che va da un minimo di 6 mesi fino a 12 mesi) cui sono stati sottoposti tutti i pazienti, non si è manifestata ad oggi alcuna recidiva. Dovrebbero essere presi in considerazione altri pazienti ma gli attuali risultati incoraggiano ulteriori esperimenti in vivo/in vitro in merito all’uso della chirurgia ad ultrasuoni nel trattamento delle osteonecrosi.

DOI Code: 10.1285/i9788883051029p106

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