Restaurare il pianeta blu


Abstract


Restaurare gli ecosistemi distrutti dall'azione dell'Uomo è una delle più grandi sfide del futuro. L'Uomo ha alterato o distrutto oltre il 75% degli habitat naturali terrestri, alterato 2/3 degli oceani. Sono stati danneggiati in maniera significativa tutti gli ambienti marini più vulnerabili e ricchi di biodiversità, a partire da mangrovie, scogliere coralline, praterie di fanerogame. Nel decennio dedicato dalle Nazioni Unite al "Restauro degli Ecosistemi" e alla "Scienza degli Oceani per lo Sviluppo Sostenibile" si indica la necessità di affrontare con urgenza anche il restauro degli habitat marini. Tuttavia, il rischio è che non si abbiano ancora informazioni sufficienti per operare il restauro degli ambienti marini. Identificare le storie di successo nel ripristino degli ecosistemi marini e incentivare gli investimenti nel restauro ecologico, sono le chiavi per promuovere il recupero della biodiversità e dei servizi ecosistemici. In moltissime parti del mondo gli interventi di restauro di habitat marini stanno registrando un grande successo (circa il 70%), anche grazie allo sviluppo di nuovi approcci e tecnologie che renderanno sempre più economicamente vantaggiosi questi interventi, permettendo di operare su scale spaziali più ampie, anche in ambienti marini profondi. Tuttavia, resta ancora molto lavoro da fare per comunicare la necessità di intervenire e spiegare gli enormi benefici alla Natura, all'Economia e alla Salute che possono essere realizzati attraverso il restauro ecosistemico.

Full Text: PDF

Refbacks

  • There are currently no refbacks.


Il materiale di questa pubblicazione puo essere riprodotto nei limiti stabiliti dalla licenza Creative Commons Attribuzione Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0 IT).