Non-Unique Forms of Continuity in Rural Space: aspects of "Romanisationˮ in North-western Greece through the so-called fortified farmsteads
Abstract
En
During the Illyrian and Macedonian wars, North-western Greece was one of the first regions which had to face the Roman presence. The concept of "Romanisation" - a complex, diachronic and multifaceted phenomenon - was recently questioned and criticized and the use of the term, too, was debated. Inevitably, this geographical area was deeply involved in the process of "Romanisation". As for Epirus, in the last decades archaeological research has given new data to deal with the topic, the majority of which derived from urban excavations, less frequently from rural contexts. Some hints are offered by a particular category of sites, the so-called fortified farmsteads or villas. In this paper the relationship between these buildings and other evidence from Chaonia and Thesprotia is investigated emphasising continuity and disruption in the light of the settlement patterns. After the Roman conquest, many of these sites were not destroyed or abandoned but continued to be settled and were refurbished. A comparable trend is observable in some fortifications (such as Malathe, in present-day Southern Albania). Some of them were altered and changed their functions, probably responding to new settlement dynamics, which, beyond sub-regional characteristic, should be considered as part of a wider phenomenon.
It
La Grecia nord-occidentale fu tra i territori al di fuori della Penisola che più precocemente si trovarono a confrontarsi con Roma, in particolare nel corso delle guerre illiriche e macedoniche. Inevitabilmente anche questa regione fu coinvolta in quel fenomeno ampio, diacronico e sfaccettato comunemente condensato nel termine 'romanizzazione', un concetto in anni recenti al centro di un dibattito che ne ha messo in discussione l'affermazione e l'utilizzo. Negli ultimi decenni l'archeologia ha offerto per l'Epiro nuovi dati per affrontare il tema, soprattutto a partire dai contesti urbani, più di rado si è volto lo sguardo alle campagne. Una particolare categoria di edifici epiroti nota come residenze o fattorie fortificate offre alcuni spunti di riflessione sul tema, in particolare grazie al confronto con altre evidenze provenienti dalla Caonia e dalla Tesprozia e alla luce del più ampio quadro insediativo dell'Epiro. In molti di questi siti, dopo la conquista romana, non si notano tracce di distruzione ma, piuttosto, sono attestate continuità di frequentazione e ristrutturazioni. Fenomeni del genere sono osservabili anche nei casi di siti fortificati con valore strategico-militare (ad esempio Malathre, in Albania meridionale). Alcuni subiscono trasformazioni e sembrano acquisire funzioni nuove e diverse, alla luce di dinamiche di popolamento che, pur presentando differenze a carattere sub-regionale, sembrano potersi leggere in maniere unitaria.
During the Illyrian and Macedonian wars, North-western Greece was one of the first regions which had to face the Roman presence. The concept of "Romanisation" - a complex, diachronic and multifaceted phenomenon - was recently questioned and criticized and the use of the term, too, was debated. Inevitably, this geographical area was deeply involved in the process of "Romanisation". As for Epirus, in the last decades archaeological research has given new data to deal with the topic, the majority of which derived from urban excavations, less frequently from rural contexts. Some hints are offered by a particular category of sites, the so-called fortified farmsteads or villas. In this paper the relationship between these buildings and other evidence from Chaonia and Thesprotia is investigated emphasising continuity and disruption in the light of the settlement patterns. After the Roman conquest, many of these sites were not destroyed or abandoned but continued to be settled and were refurbished. A comparable trend is observable in some fortifications (such as Malathe, in present-day Southern Albania). Some of them were altered and changed their functions, probably responding to new settlement dynamics, which, beyond sub-regional characteristic, should be considered as part of a wider phenomenon.
It
La Grecia nord-occidentale fu tra i territori al di fuori della Penisola che più precocemente si trovarono a confrontarsi con Roma, in particolare nel corso delle guerre illiriche e macedoniche. Inevitabilmente anche questa regione fu coinvolta in quel fenomeno ampio, diacronico e sfaccettato comunemente condensato nel termine 'romanizzazione', un concetto in anni recenti al centro di un dibattito che ne ha messo in discussione l'affermazione e l'utilizzo. Negli ultimi decenni l'archeologia ha offerto per l'Epiro nuovi dati per affrontare il tema, soprattutto a partire dai contesti urbani, più di rado si è volto lo sguardo alle campagne. Una particolare categoria di edifici epiroti nota come residenze o fattorie fortificate offre alcuni spunti di riflessione sul tema, in particolare grazie al confronto con altre evidenze provenienti dalla Caonia e dalla Tesprozia e alla luce del più ampio quadro insediativo dell'Epiro. In molti di questi siti, dopo la conquista romana, non si notano tracce di distruzione ma, piuttosto, sono attestate continuità di frequentazione e ristrutturazioni. Fenomeni del genere sono osservabili anche nei casi di siti fortificati con valore strategico-militare (ad esempio Malathre, in Albania meridionale). Alcuni subiscono trasformazioni e sembrano acquisire funzioni nuove e diverse, alla luce di dinamiche di popolamento che, pur presentando differenze a carattere sub-regionale, sembrano potersi leggere in maniere unitaria.
DOI Code:
10.1285/i20380313v37p243
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