Controllo romano e disciplinamento post-tridentino: resistenze liturgiche e pletora clericale nella Grecìa salentina tra XVI e XVIII secolo


Abstract


En
The Hellenophone enclave of Terra d'Otranto resisted full Latin normalization for a long time. After the Council of Trent, despite returning under Roman control, the bishops struggled to bring Catholic orthodoxy back to the liturgical level and quickly eradicate the old customs of an ecclesiastical body that did not passively accept sacred celibacy. The phenomenon of married priests during the seventeenth century gradually disappeared through the canonical weapon of the assignment of benefits, while it persisted for married clerics, whose presence within parish churches became cumbersome for a good part of the eighteenth century.
It
L'enclave ellenofona di Terra d'Otranto resiste a lungo alla piena normalizzazione latina. Dopo il Concilio di Trento, pur tornando sotto il controllo romano, i vescovi fanno fatica a riportare sul piano liturgico l'ortodossia cattolica e sradicare rapidamente i vecchi costumi di un corpo ecclesiastico che non accetta supinamente il celibato sacro. Il fenomeno dei preti ammogliati nel corso del Seicento si va progressivamente sgonfiando attraverso l'arma canonica dell'assegnazione dei benefici, mentre perdura per i chierici coniugati, la cui presenza all'interno delle chiese parrocchiali diventa ingombrante per buona parte del Settecento.

DOI Code: 10.1285/i20380313v36p251

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