Vanini maschera di Leopardi: una lettura inedita


Abstract


En
Claudio Vannini o l'artista "canto" published in Naples in 1836 is the work of Saverio Baldacchini, a minor of the southern nineteenth century with Apulian roots, active in the Bourbon capital. Opponent of Leopardi's thought, he refused the songs and in his verses polemically alluded to the poet of Recanati, enough to provoke the reaction that can be read in I nuovi credenti. The essay brings to the attention of Vanini's scholars a little-known episode of Leopardi's life and shows that in the name of the protagonist, a non-existent Sienese painter of the sixteenth century, that of the most well-known philosopher of Taurisano, hidden as a symbol of negative thought, is hidden desecrating, well known to Baldacchini and the circle of his friends.
It
Claudio Vannini o l'artista "canto" pubblicato a Napoli nel 1836 è opera di Saverio Baldacchini, un minore dell'Ottocento meridionale con radici pugliesi, attivo nella capitale borbonica. Oppositore del pensiero di Leopardi ne rifiutò i Canti e nei suoi versi alluse polemicamente al poeta di Recanati, tanto da suscitarne la reazione che si può leggere ne I nuovi credenti. Il saggio porta a conoscenza degli studiosi di Vanini un episodio poco noto della vita di Leopardi e dimostra che nel nome del protagonista, un inesistente pittore senese del '500, è nascosto quello del più noto filosofo di Taurisano, assunto a simbolo di pensiero negativo e dissacrante, ben noto a Baldacchini ed al circolo delle sue amicizie.

DOI Code: 10.1285/i20380313v29p179

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