La Grande Guerra lontana dalle trincee: la questione adriatica dentro il conflitto militare


Abstract


En
The control of the sea routes became urgent during the Great War because in the Mediterranean sea sailed English and French ships which, besides transporting goods and weapons, moved troops from colonial areas. In the northern area of the Adriatic, sheltered among the rocky coasts and the closed gulf of Cattaro, was installed the Austro-Hungarian fleet that through the Channel of Otranto reached the open sea and with the help of the submarines threatened the navigation of the Triple Entente. The control of the Channel of Otranto became therefore a priority. The neutrality position that Italy had assumed showed soon its uselessness because it would have meant staying out of the games and being crushed among the other great powers of Europe. The young Italian Royal Navy felt the urgency of opposing the dominance exercised in the Adriatic sea by the Austro-Hungarian and since 1909 it had elaborated military plans for the control of those coasts. The declaration of war of May 24th 1915 didn't caught the Royal Navy completely unprepared and with the collaboration of the Allies prepared a barrier line at the entrance to the Channel of Otranto that, despite some deficiencies, opposed the Austro-Hungarian war activities and not a few were the naval battles recorded in the Adriatic sea.
It
Il controllo delle tratte marittime divenne impellente nel corso della Grande Guerra poiché nel Mediterraneo transitavano navi inglesi e francesi che, oltre a trasportare merci e armi, spostavano truppe dalle aree coloniali. Nell'area settentrionale dell'Adriatico, riparata tra le coste rocciose e le protette bocche di Cattaro, si era insediata la flotta austro-ungarica che attraverso il Canale d'Otranto raggiungeva il mare aperto e con l'apporto dei sommergibili rappresentava una grave minaccia alla navigazione delle forze della Triplice Intesa. Il controllo del Canale d'Otranto divenne quindi una priorità. La posizione di neutralità assunta dall'Italia si dimostrò ben presto controproducente perché avrebbe comportato rimanere fuori dai giochi politici e schiacciata tra le altre potenze europee. La giovane Regia Marina Italiana avvertiva l'urgenza di contrapporsi al predominio austro-ungarico esercitato nel mare Adriatico e sin dal 1909 aveva elaborato piani militari per il controllo di quelle coste. La dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915 non colse la Regia Marina del tutto impreparata e con la collaborazione degli Alleati approntò una linea di sbarramento all'imbocco del Canale d'Otranto che, nonostante alcune deficienze, contrastò le attività belliche degli austro-ungarici e non pochi furono gli scontri navali che si registrarono nel mare Adriatico.

DOI Code: 10.1285/i20380313v26p115

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