L'interfaccia tra morfologia e fonologia nella derivazione nominale in albanese, con particolare attenzione alla prosodia del parlato

Abstract

It
Il presente lavoro si propone di dare un contributo esplorativo all'analisi della morfologia in una prospettiva in cui si afferma come necessaria una rivalutazione delle regolarità morfofonologiche del discorso. Un quadro sommario della morfologia derivazionale albanese è offerto alla luce di un confronto con sistemi analoghi diffusi in greco e in italo-romanzo. Pur basandosi su una letteratura recente orientata alla verifica sperimentale di ipotesi di condizionamento fonologico nella formazione delle parole, sviluppa un quadro analitico basato su proposte già avanzate da tempo ma che non sono riuscite a penetrare una tradizione di analisi morfologica tradizionalmente condotta sulla lingua scritta. Passando in rassegna esempi tratti dall'albanese e dall'italiano, l'articolo suggerisce di considerare le possibilità di verifica acustica dei modi in cui le gerarchie di prominenza, oscurate dai sistemi di scrittura, rendono conto di importanti relazioni rilevabili attraverso un attento esame dei livelli di associazione tra costruzione morfologica e e regolarità accentuali.
En
This paper aims to make an exploratory contribution to the analysis of morphology from a perspective in which a reassessment of the morphophonological regularities of speech is affirmed as necessary. An overview of Albanian derivational morphology is offered in the light of a comparison with similar systems in Greek and Italo-Romance. Although based on recent literature oriented towards the experimental verification of hypotheses of phonological conditioning in word formation, an analytical framework is developed based on proposals that have long been advanced and have failed to penetrate a tradition of morphological analysis traditionally conducted on the written language. Reviewing examples drawn from Albanian and Italian, the article suggests considering the possibilities of acoustic verification of the ways in which hierarchies of prominence, obscured by writing systems, account for important relationships detectable through a careful examination of the levels of association between morphological construction and stress patterns.