Orientamento in bilico tra formazione e lavoro
Abstract
La funzione orientativa si connota per comportamenti di aiuto e collaborazione con l'obiettivo di esplicitare l'implicito delle opinioni e dei valori che orientano la personale predisposizione verso una determinata scelta. Oltre ai compiti di natura informativa della professionalità orientativa, dunque, ad essa si richiede di saper promuovere, attraverso un atto dialogico costruttivo di razionalità emergenti, specifiche abilità di autoriflessione (esplicitazione dell'implicito) e riflessione (scelta critica) sul portato culturale delle proprie esperienze e delle credenze maturate nel corso della vita, guardando al contempo alla progettazione esistenziale che si annuncia nella stessa richiesta consulenziale. L'orientamento segue il cambio dei paradigmi tanto scientifici che sociali e, di fatto, nella tensione tra obiettivi formativi e occupazionali, esso ha attraversato diverse fasi e rappresentazioni. Si tratta di trovare il modo di gestire livelli estremamente elevati di complessità rispetto ai quali è assolutamente indispensabile lavorare con soggettività proattive che siano aiutate a conoscere le proprie capacità, interessi, valori, saper identificare i punti di forza e le aree critiche, maturare una disponibilità al cambiamento per gestire l'incertezza. L'università e le competenze in esse insegnate delineano, oggi la migliore risposta alla richiesta di saperi la cui funzione sia anche orientativa.
DOI Code:
10.1285/i9788883051616p67
Keywords:
orientamento; processo; polisemicità; ricorsività
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