L'insediamento degli spazi aperti agro-pastorali nella lunga età moderna: il caso del Mezzogiorno d'Italia
Abstract
Il progetto Per un atlante digitale dell'insediamento meridionale (XIII-XXI secolo) produce banche dati, cartografia digitale e, in prospettiva, un WebGIS interrogabile, sui luoghi abitati come costruzione sociale e culturale – la forma più 'concreta', vistosa ed ingombrante di patrimonio con cui le società di ogni tempo devono fare i conti. Gli strumenti di analisi, costruiti in un processo segnato da ripensamenti ed incertezze, cercano di essere congruenti con una concezione dello spazio umanizzato come sistema polivalente e polifunzionale, dinamico e relazionale, esito di rapporti conflittuali o negoziali fra gruppi sociali localizzati e poteri sovralocali. Esclusa la possibilità di una realtà insediativa conoscibile in forme univoche ed esaustive, la strada che viene percorsa diventa l'esplorazione di scale analitiche e punti di osservazione molteplici, che presuppongono un livello consistente di indeterminazione negli esiti della ricerca. Il risultato potenziale è una rappresentazione dell'insediamento meridionale non come una delle insufficienze e delle arretratezze del Mezzogiorno e delle aree mediterranee, ma come un fenomeno sociale e spaziale estremamente ricco ed articolato da studiare prima che giudicare. A dimostrazione delle profonde differenze che caratterizzano il Sud Italia sotto il profilo insediativo, si presentano alcuni risultati del lavoro, utilizzando, in una prospettiva comparativa, le carte costruite sui repertori relativi all'intero Mezzogiorno. L'obiettivo è far emergere alcuni aspetti tipici della realtà insediativa della Puglia agropastorale, e in particolare della sua fascia centrale: un esempio assai significativo degli spazi aperti presenti sul contorno mediterraneo.
DOI Code:
10.1285/i9788883051678p125
Keywords:
Insediamento; Età Moderna; Puglia centro - settentrionale
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