Analisi di un campione faunistico proveniente dal Colle Palatino - Roma (Italia)


Abstract


It
Con questo lavoro si intende esaminare un campione di depositi provenienti dallo scavo condotto lungo le Pendici NE del Palatino dalla Sapienza Università di Roma dal 2001 e selezionato dall'Area II. Il campione faunistico presentato rientra in un insieme più consistente, oggetto di studio, ed abbraccia un intervallo cronologico molto ampio dal periodo romano mediorepubblicano (IV-III sec. a.C.) a quello medievale (XII-XIII sec. d.C.). Esso risulta supportato da una cronologia stratigrafica ben definita grazie al materiale ceramico rinvenuto e può apportare importanti aggiornamenti sul piano archeozoologico e biometrico al panorama urbano di Roma. La frequenza e le proporzioni delle specie presenti, soprattutto quelle domestiche consumate per l'alimentazione, restituisce un quadro ben allineato allo scenario urbano della città rivelando alcune interessanti variazioni nel periodo tardoantico. La fauna selvatica appare attestata in quantità marginali così come l'avifauna e l'ittiofauna, comunque fornendo spunti interessanti per riflessioni di natura sociale ed economica. Seppur minima, infine, rispetto all'entità del campione, anche l'attestazione di molluschi, marini e terrestri, contribuisce a rendere più sfaccettato il quadro faunistico nel cuore monumentale di Roma.
En
This work is attended to examine a zooarchaeological sample from the deposits excavated on the NE slope of hill Palatine by the University of Rome La Sapienza since 2001, and particularly from Area II. This faunal sample belongs to a larger assemblage, currently under study by the Author, and spans the Mid-Republic (4th-3rd c, BC) to the middle Ages (12th-13th AD). It relies on a well-defined stratigraphic chronology obtained from pottery and might provide relevant updating on zooarchaeological and biometrical issues concerning the urban scenario of ancient Rome. Frequency and ratio of identified taxa, in particular those of the domestic species mainly exploited for meat, show a framework fitting well into the urban context of Rome and the results from previous researches, revealing though some intriguing variations during the Late Antiquity. Wild taxa appear marginal as well as birds and fishes, but offering interesting results about social and economic issues. Despite being minimal, finally, even evidence of marine and land shells help to outline the variety of animals that reached the ancient Rome.

DOI Code: 10.1285/i9788883051487p171

Keywords: Palatino; Contesto urbano; Selvaggina; Palatine; Urban context; Wild fauna

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